Marocco (Italian Edition)
Estratto: ...e stupidi, e camminano, quasi strascicandosi, come gente sbalordita da una percossa nel capo. La maggior parte fumano il kif, mescolato con un po' di tabacco, in piccolissime pipe di terra cotta; altri lo mangiano in una specie di pasta dolce chiamata madjun, fatta con burro, miele, noce moscata e garofani. Gli effetti sono stranissimi. Il dottor Miguerez, che ne aveva fatto esperimento, me ne parlava sovente, dicendo, fra le altre cose, ch'era stato preso da un accesso di riso irresistibile, e che gli pareva di sentirsi sollevato da terra, tanto che, passando sotto un portone alto due volte lui, aveva chinato la testa per paura d'urtare. Stimolato dalla curiosit , io l'avevo pregato pi¹ volte di darmi una porzioncina di madjun, poca, per non perdere affatto la bussola, ma bastante a farmi vedere e sentire qualcuna almeno delle mille meraviglie ch'egli mi raccontava. Il bravo dottore per i primi giorni si scus², dicendo che sarebbe stato meglio fare l'esperimento a Fez, con tutti i comodi; ma io continuai a sollecitarlo, e a Zeguta, finalmente, un po' a controvoglia, mi present² in un piattino il boccone sospirato. Eravamo a tavola. Con me, se non m'inganno, ne 241 presero un po' l'Ussi e un altro po' il Biseo; ma di quello che abbia prodotto in loro, non mi ricordo. Era una pasta molle, di colore violetto e di sapore di pomata. Per una mezz'ora circa, dalla minestra alle frutta, non sentii nulla, e gi canzonavo il dottore per le sue paure. Ma lui mi rispondeva: